Recentemente sono stata da Moscara Terra d’Otranto, ristorante salentino in Via Spartaco a Milano.
Premetto che non sono mai stata in Puglia, ma ogni piatto che ho assaggiato qui mi ha trasmesso un’incredibile voglia di visitare il Salento. La cucina è davvero uno strumento di comunicazione potentissimo!
Entrando nel ristorante resto colpita dalla bellezza del bancone di pesce fresco esposto in stile pescheria… ma molto più chic! Importante sottolineare che il pesce arriva fresco quotidianamente da Gallipoli. È questa la filosofia portante di Terre d’Otranto: con l’assoluta qualità della materia prima, nel concreto si possono provare piatti di cruditè o poco lavorati per andare ad assaporare il gusto puro dell’ingrediente.
Ogni piatto punta ad esaltare la tradizione della Puglia, terra ricca di prodotti, gusti, colori e tradizioni. Bando ai fronzoli, qui trovate qualità unica alla tipica accoglienza pugliese. Niente portate ridotte, qui si mangia sul serio!
Il ristorante è storico ma dal 2016 è stato completamente rinnovato nell’arredamento e nell’offerta al pubblico. Il menu stagionale è cambiato da poco, per dare spazio agli ingredienti più leggeri ed estivi.
Ho iniziato con Burrata di Andria IGP con friscous alla curcuma con pomodori confit e frisella di orzo.
Cos’è il friscous??? Molto semplicemente, una specialità del Salento: cous cous e frisella sbriciolata.
Ecco arrivare un bellissimo plateau di crudité di mare: carpaccio di spada, tonno, ricciola, ostriche, gamberi, ricci, scampi, cozze pelose… è proprio da questo piatto che ho potuto apprezzare il pesce “nudo e crudo”.
Udite, udite: scoperta del secolo… la SCURTIGGHIATA! Un piatto tipico a base di purè di fave e pancotto con frisella alla curcuma. Non riesco ancora a credere che ingredienti così semplici possano dare vita ad un piatto così saporito, “semplicemente spaziale”.
<< Chi ha detto erbette? >>
Non generalizziamo perché le verdure selvatiche di campo sono svariate e durante la cena ho provato un tris di mugnoli, cicoria e marasciuoli.
Ampia la scelta dei secondi, ho optato per un filetto di tonno scottato con friscous e il branzino in crosta di patate, il primo per assaporare il gusto del pesce da solo, il secondo per provare una lavorazione del tutto azzeccata.
Dulcis in fundo (ma sempre), soprattutto quando sento nominare la parola PASTICCIOTTO alla crema.
Grazie Terra d’Otranto!
Per la nuova sezione COSA HO IMPARATO, ecco i nuovi vocaboli:
- FRISCOUS
- SCURTIGGHIATA
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