Sapori di Libano a Milano: ALADINO

Piacevolissima scoperta quella del Ristorante Aladino.

Jehad Al Taiar ed il figlio Omar hanno saputo ricreare alla perfezione l’ambiente e la cucina del loro paese d’origine, la Siria.

Siria e Libano hanno una cucina molto simile, per questo da Aladino vengono accomunate: fino al 1927, anno della rivoluzione siriana, erano un unico paese. Sono diverse invece le sfaccettature culinarie all’interno del paese, come in Italia c’è grande differenza tra la cucina del nord e quella del sud.

Il nome del locale ci riporta alla favola orientale ed infatti appena entrati si è catturati dalle numerose lampade e da altri decori tradizionali: quadri, tovaglie di Damasco e soprammobili che riportano all’immaginario di Siria e Libano

L’accoglienza è calorosa e subito traspare la passione che Omar ed il padre mettono in ciò che fanno.

Dopo un tè verde di benvenuto, servito in un elegante teiera arabeggiante, iniziamo il menù degustazione “Le mille e una notte”.

La cucina libanese prevede l’impiego di verdura, frutta, legumi e cereali, ha molte similitudini con la cucina del medio oriente, con cui condivide la maggior parte degli ingredienti.

Tipico della cucina libanese è il “mezze”, un gran varietà di piccoli antipasti simile alla tapas spagnola: 11 su 11 promossi a pieni voti. Quelli che mi sono rimasti più impressi sono Baba ghanoush (polpa di melanzane e spezie), fagiolini al coriandolo, Yalangi (involtino di foglie di vite ripiene di riso e verdure), Muhammara (salsa cremosa al peperoncino) e l’immancabile hummus di ceci. A parte la mia descrizione, per avvicinarvi al concetto di mix di ingredienti la cosa migliore che potete fare è provarli voi stessi per conoscere questa cucina.

Gli antipasti non sono finiti, ecco che arrivano i “mezze” caldi (fritti). Kibbeh, Borek e Falafel uno più buono dell’altro: la prima è una polpetta ripiena di carne di agnello e pinoli aromatizzata con erbe; il secondo un involtino composto da pasta fillo ripiena di formaggio e semi di papavero; da ultime le polpette di legumi con coriandolo, cumino e sesamo. Tutte e tre da intingere nella salsa Tahina fatta in casa.

Jehad Altailar, proprietario e cuoco è nato a Damasco nel 1960. Ha insegnato per molti anni in una scuola alberghiera in Siria poi si è trasferito in Europa dove ha avuto incarichi in cucina importanti anche stellate come al Royal Monceau* in Francia. Negli anni 2000 si è trasferito a Milano per aprire il suo ristorante. Jehad si era stancato di sottostare ad altri, voleva aprire una sua attività. Da quell’anno in via Achille Maiocchi è possibile mangiare libanese in modo autentico con molti degli ingredienti usati che arrivano direttamente dal Libano e dalla Siria.

Il piatto principale che ci viene servito è composto da spiedini di carne speziati accompagnato da un piatto di riso con mandorle e l’insalata damaschena “fattoush”.

Ogni giorno un dessert diverso, tutti accomunati dalla presenza di frutta secca come pistacchi e noci.

La promessa è che uscirete da Aladino soddisfatti e con un bagaglio gastronomico importante!

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