Sa Bell’e Crabasa

SA BELL ‘E Crabasa”
Aperto il 5 dicembre 2015, a seguito della grande richiesta dei clienti che non s’accontentavano dei pranzi estivi al chiosco sulla spiaggia di Is Arutas ma volevano un posto così buono dove cenare. Così Letizia e Marco si sono dovuti dividere, lavorativamente parlando: Marco continua a gestire l’omonimo Chiosco, Letizia invece segue il nuovo locale, sempre pieno in inverno e in estate.

Oggi vi racconterò della Trattoria Sa Bell’e Crabasa, letteralmente “la bella di Cabras”, dove Cabras è il paese alle porte di Oristano in cui è situato.
B.B.Q.Q. = Bontà, Bellezza, Qualità, Quantità.
Questo posto non ha difetti! Qui ci si sente a casa, l’ambiente è tipico sardo, caratteristico ma moderno. 

La scelta ottimale per provare tante tipicità della zona è scegliere gli antipasti misti, una decina di piatti di mare caldi e freddi ben presentati e molto vari nei condimenti. Noi abbiamo provato: Burrida (o Buridda) con salsa al pomodoro, tonno con pesto e pinoli, San Pietro fritto con cipolla caramellata e uvetta, cozze in guazzetto, insalata di seppie e bottarga, insalata di polpo, anguilla “incasada” (casu in sardo significa formaggio) e muggine marinato agli agrumi. Questi variano giornalmente a seconda della disponibilità del pesce e della fantasia dello chef.

Già dopo gli antipasti potreste sentirvi quasi sazi ma sarebbe un delitto non assaggiare i celebri spaghetti SA BELLA, vanno provati! Sono una sorta di carbonara di mare, con bottarga fresca e muggine affumicato. Il condimento è cremosissimo, nonostante non ci sia né panna né formaggio ma solo bottarga, un piatto strepitoso per cui varrebbe la pena attraversare l’isola pur di arrivare a Cabras (non a caso la patria della bottarga!).

Se dovesse restarvi ancora un po’ d’appetito, imperdibile il filetto di tonno in crosta di sesamo (servito come lo immagino io ad un banchetto paradisiaco) contornato di frutta fresca: ananas, mango, kiwi e mela.
Venendo spesso da Letizia, sa bene che non devono mai mancare i mitici Gamberoni alla Vernaccia, li divoro letteralmente! Anche se va contro il galateo, preferisco usare le mani e soprattutto succhiare l’interno delle teste, per lasciarmi ib bocca tra un gambero e l’altro quel gusto forte che mi ricorda tanto il tartufo.

Non avevo invece mai provato la Cheesecake di ricotta (ed è stata una piacevole scoperta): pistacchio o frutti di bosco, a voi la scelta.

Vedrete che usciti da qui non ricorderete soltanto l’ottimo cibo a prezzi onesti ma soprattutto l’accoglienza e la calorosità di Letizia Coa e del suo staff.

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