Il Ristorante Su Carduleu (carduleu, cioè cardo selvatico) venne creato ad Abbasanta, in provincia di Oristano, da Attilio Serra nel 1989: attività che ha continuato fino al 2002 quando il figlio Roberto è uscito dalla Sardegna per fare esperienza. Il giovane Serra è tornato nella sua terra con un vasto bagaglio culturale e ad inizio 2013 ha preso la guida del ristorante di famiglia.
Chef Roberto Serra può vantare diverse esperienze importanti nel proprio percorso professionale, ma quelle che lo hanno segnato di più sono alla Villa de Quar di Bruno Barbieri (2 Stelle Michelin) e al Ristorante Vissani dell’omonimo chef, oltre alle basi acquisite nei grandi alberghi della Costa Smeralda.
Roberto ha una gran capacità di selezionare le materie prime: dai produttori dei paesini limitrofi ai prodotti del proprio “orticello”, come basilico, timo, rosmarino e menta. La sua cucina è prettamente mediterranea e quindi l’uso delle erbe aromatiche è largamente presente.

I: <<Chef, preferisce creare piatti di pesce o di carne?>>.
RS: <<Adoro cucinare entrambi, ma al Su Carduleu i piatti di carne rapiscono di più, soprattutto per l’estrema vicinanza della materia prima, ogni prodotto dalla carne, al formaggio, al pane è legato ad un paese limitrofe al ristorante che è il mio territorio>>.
Oltre al menu scritto lo chef inventa ogni giorno piatti diversi, in base alla disponibilità dei prodotti; se volete provare nuove creazioni scegliete il menu degustazione “Lo Chef vi consiglia..”. Parola d’ordine: fidatevi!
Ecco a voi i piatti che lo chef e la sua brigata hanno creato appositamente per noi e che ritroverete nelle foto. Apprezzo che in ognuno di essi risaltino i capisaldi della sua cucina: tradizione, passione e gusto.



“Lonza di maiale fredda marinata alle erbe aromatiche e vernaccia, verdure candite all’aceto di Cannonau ed erbe aromatiche” perfetto per iniziare, fresco e colorato!
“Fegato di vitella alla griglia, con cipollotto fresco grigliato e spuma di Ovinfort”: l’Ovinfort è un erborinato di pecora prodotto a Thiesi molto saporito, che accompagna perfettamente il fegato conferendo una nota piccantina.
“Zuppa di pomodoro, pane, pecorino e uovo di gallinella con tartufo nero” : qui il pane casereccio viene cotto nell’acqua e condito con zuppa di pomodoro fresco, l’uovo viene cotto a bassa temperatura e quindi rompendolo disperde il proprio tuorlo nel pane; questo piatto è accompagnato da una tipica “panadas” alla salsiccia, un tortino salato presente in tutte le feste tradizionali sarde.
La pasta fatta in casa è sicuramente imperdibile, le versioni presentataci sono “Tortelli ripieni di melanzane e salvia con salsiccia alla vernaccia e spuma di carote” e “Tagliatelle con coniglio in umido alla vernaccia con ricottina salata di Sedilo”.

Ottimo il “Controfiletto di Bruno Sarda arrostista e scaloppata all’olio Extravergine”: con la carne, accompagnata da patate e indivia grigliata, ci viene proposta una selezione di splendidi coltelli artigianali sardi.
Per concludere una selezione di formaggi locali molto interessanti : Casizolu di Paulilatino, Pecorino semistagionato, Ricotta Fumada (la mia preferita in assoluto), Fresa di Bruno Sarda e Ovinfort (un erborinato molto… fort!); il tutto accompagnato da una composta di more di rovo.
Dulcis in fundo: un fresco sorbetto alla pesca, con torta al cioccolato e crumble di nocciole.
Vi trovate in Sardegna o avete in programma di andarci?
Appuntatevi l’indirizzo: via Sant’Agostino 1, Abbasanta (OR)


