Feyruz, sapori dal Libano

Alì Mozanar, libanese d’origine ma cresciuto in Italia, finito il liceo intuisce che la sua vera passione è la cucina. [abbiamo già una cosa in comune!].
Grazie agli insegnamenti della mamma ed ai frequenti viaggi in Libano dallo zio chef, gli vengono tramandati i fondamenti della tradizione culinaria del suo paese: decide così di iniziare a lavorare in cucina per imparare il mestiere dello chef. Il punto d’arrivo (o di partenza) è l’apertura nel 2015 di Ristorante Feyruz, il primo libanese a Como. A differenza di altri, abbiamo apprezzato la cura nei dettagli e la ricercatezza negli abbinamenti: i piatti non risultano mai banali e la presentazione è degna di un ristorante di livello.
L’arredamento arabeggiante con la predominanza dell’azzurro e del bianco, richiama molto il Mar Mediterraneo, che infatti influenza molto la cucina libanese. Noi questa sera però ci siamo concentrati sui piatti di terra.
Iniziamo dai tradizionali Mezzeh, gli antipasti misti che caratterizzano questa cucina: Hummus di ceci e di melanzane affumicate, foglie di vite ripiene di riso (Warak Inab) e la rinomata insalata Tabboueh a base bulgur con prezzemolo, pomodori e melograno; il tutto accompagnato dal pane Khobez.
Piacevolissima scoperta è stata la Tartare di vitello con all’interno una miscela di spezie croccante: piatto tradizionale che non avevo mai provato!
Dopodiché non potevano mancare gli involtini fritti e al forno: con gli spinaci, con la feta, altri con carne trita, come gli Sfiha con aggiunta di pomodori e pinoli molto famosi in Siria.
Il mio antipasto preferito è stato senza dubbio la Falafel presentata con pomodoro e rapa sottoaceto; pur fritta è croccante fuori e piacevolmente morbida dentro.

“È l’ora degli spiedini”: Kafta (i più saporiti perché sono di manzo speziato), agnello, vitello e pollo. Accompagnati da un delicato riso alla frutta secca e dalla fantastica e non troppo invadente salsa all’aglio (un Alioli libanese).

Frutta come da tradizione per rinfrescare la bocca e prepararla al dessert: una composizione di pasta filo con crema di semola e acqua di rose.
Dicendo ad Alì che adoro i pistacchi mi ha portato i Baklawa dolcetto a base di pistacchi e miele.

Al piano semi-interrato c’è un’ampia sala Narghilè dove si può trascorrere la serata dopo cena o solamente per un aperitivo. Vasta scelta di cocktail di frutta fresca e gusti per il Narghilè (usano la melassa di frutta per il Narghilè, quindi non contiene né tabacco né nicotina!).
…per sentirsi a due passi dal Libano!

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